Ieri
sono andata a prendere la prima pagella di mia figlia, ero emozionata. Non
tanto per quello che mi aspettavo dal ricevimento, ma dall’occasione di per sé,
la mia bambina che cresce e che già porta a casa la pagella.
Devo
dire che in questi primi mesi di scuola mi sono fatta una idea considerevole di
quello che mi circonda e mi rendo conto che il male vero della scuola e dei
bambini sono alcune mamme (e i babbi che le lasciano fare). C’è un mio amico
che fa il professore che mi diceva spesso questa cosa, ma essendo mamma, mi
difendevo dicendo che non era vero, mi sentivo presa in causa.
In
realtà questa cosa è vera.
Mi
sono accorta che alcune mamme tengono troppo a questi voti, ai giudizi delle
maestre, senza invece trasmettere il messaggio principale ai bambini che è
quello del percorso importante che loro stessi stanno facendo. Parlo non solo
dell’imparare cose nuove, ma della loro crescita interiore, della loro
responsabilizzazione, della loro affidabilità, del fatto di doversela cavare da
soli in un mondo dove noi adulti non siamo ammessi.
Queste
mamme non si fidano dei loro figli. Questo è il problema principale. Queste
mamme la sera intasano le chat della classe per sapere quali pagine devono
essere fatte perché loro figlio non ha segnato nel quaderno o, soprattutto,
credono che abbia segnato male. Ma di cosa stiamo parlando? Di far crescere i
figli senza dargli fiducia? Ho risposto alla chat in modo abbastanza diretto,
come mia consuetudine.
Diamo
credito ai nostri bambini, se una volta sbagliano la volta dopo impareranno. E’
meglio che prendano un rimprovero dalla maestra perché non hanno fatto i
compiti, magari piangeranno, ma poi capiranno e la volta dopo saranno più
forti. Oppure è forse meglio che le loro bravissime mamme si mettano accanto a
loro e li aiutino a fare i compiti perfetti, così la maestra scrive “ottimo”…
quell’ottimo a chi appartiene, al bambino insicuro di sé stesso o alla supermamma che non si fida di
suo figlio?
Pensiamoci bene mamme... e babbi!
Pensiamoci bene mamme... e babbi!
Nessun commento:
Posta un commento