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lunedì 29 maggio 2017

L'ALLENAMENTO

Ritorno alla normalità dopo il super torneo di beach volley.
Pineta, bungalow con la famiglia e due giorni no stop di mare tra importanti e forti atleti nazionali dello sport che più ci appassiona. Il beach volley.
Non eravamo solo spettatori, come quando si guarda la partita alla televisione, eravamo partecipanti, quindi giocavamo contro di loro.
L’abisso. Gioie e dolori.
I bambini che ti guardano e ti chiedono se hai vinto…
Ritorniamo alla normalità e riflettiamo a voce alta.
-         Allora Ines cosa hai imparato in questi giorni?
-         Mamma ho imparato che anche voi grandi avete voglia di giocare.
-         Brava amore!
-         Anche se mi sono un po' annoiata, non avevo le mie amichette.
-         Pazienza, amore, a volte ci si annoia un po', fa parte della vita. Anche io a volte mi annoio. Poi cosa hai imparato?
E allora le ho spiegato che nella vita si può anche perdere e che non si deve piangere se si perde, dobbiamo rimboccarci le maniche e allenarci per fare meglio.
Ci sono due tipi di sconfitte.
Quelle inevitabili, quelle non dipendono da te, perché giochi contro un campione e sai che non vincerai mai e allora dai il meglio di te stessa con il sorriso sulle labbra e la consapevolezza.
Quelle evitabili, quelle che dipendono anche da te! e allora devi sudare, faticare, sgobbare. Perché quello che non hanno capito i nostri figli è il concetto dell’allenamento, dell’impegno, del sudore. Loro sanno già fare tutto, pensano di essere nati “imparati”, vai a spiegare loro quanto si sono allenati per camminare bene, per parlare la loro lingua o per imparare a leggere e scrivere.
Lascia stare i fenomeni che campano di rendita.
L’allenamento è esercizio, è preparazione, è pratica.  I nostri figli vorrebbero saper fare tutto e subito e soprattutto vincere. Fateli perdere i vostri figli quando fate una gara di corsa, siamo realisti, come possono pensare di vincere contro di voi che siete grandi ed avete le gambe più lunghe. Facciamo capire loro che per vincere devono allenarsi, devono provare, devono esercitarsi. Solo così verranno fuori figli che si impegnano per ottenere una vittoria, che non danno niente per scontato!
 
E alla fine la gioia più grande.
-         Mamma prendi la palla ci alleniamo insieme!
 
 



E che soddisfazione vincere dopo un buon allenamento e tanta fatica, fradici di sudore e con le gambe a pezzi !!!

 

venerdì 12 maggio 2017

Ci vorrebbe un po' più di leggerezza

Ci vorrebbe un po' più di leggerezza nella nostra vita.

Siamo sempre alla ricerca della perfezione, della realizzazione di noi stessi, per poi cadere in una classica crisi di ansia da prestazione.

Siamo sempre alla ricerca di qualcosa da fare, da incasellare nelle nostre giornate, nelle nostre ore, nei nostri fottuti minuti.

E’ l’organizzazione totale del nostro tempo.
Come mai? Di cosa abbiamo paura, di restare indietro, o di annoiarci?
A volte è bello annoiarsi. Lo dico anche ai miei bimbi, in preda ai momenti “ e ora che si fa?” Ci annoiamo. Restiamo fermi senza fare nulla, magari a pensare, magari a non pensare.
Ssss Silenzio.




Si chiama leggerezza. È quella cosa che fa camminare a piedi nudi nell'aria, che aiuta a tralasciare i dettagli, che rende i pensieri soavi. È quella sensazione di non dover sempre programmare. È quel senso di libertà. È il vento che spettina i capelli e va bene così, anche con i capelli spettinati.

Sì, ci vorrebbe proprio un po' più di leggerezza.