Il gufo è il conquistatore della notte. Sarebbe bello avere alcune delle sue qualità, avere gli occhioni grandi, immobili e fissi che ci aiutano a vedere nella notte a grande distanza. E poter girovagare di notte perfettamente a nostro agio e in silenzio come riesce a fare il gufo. Per noi umani, che invece siamo legati alla terra e amanti del sole, il buio e la notte fanno paura.
Il gufo è calmo. Osserva, controlla, protegge. Sarebbe bello avere la sua quiete, poter guardare le cose dal ramo di un albero, esaminare, analizzare e controllare quel che succede intorno. Senza essere troppo impulsivi, così spesso.
Il gufo è il simbolo di saggezza e conoscenza, in alcune storie gli animali del bosco vanno a chiedere al vecchio gufo delle opinioni, dei consigli. Sarebbe bello se riuscissimo ad essere talmente equilibrati e sapienti da poter dare sempre dei pareri giusti, senza pregiudizi.
Il gufo è simbolo di telepatia e perspicacia. Sarebbe bello riuscire scorgere la verità dietro la bugia, sentire anche le parole non dette, notare le sfumature che altri non colgono.
Sarebbe bello trovare la parte di gufo che è in noi…..
Così ho scelto proprio il gufo per decorare il paralume che Giulia mi aveva dato da sistemare. Era rotto e un po’ inespressivo, opaco, ci voleva qualcosa di vivace da mettere sopra il nuovo comodino “vintage new look” della piccola Adriana.
Narra
la leggenda popolare che, Dio creò il mondo con tutti gli animali, ma che poi,
riguardando il gufo, un po’ si pentì di averlo fatto così strano, con occhi
così grandi, abitudini bizzarre e notturne. Allora, gli volle fare un grande
dono: sarebbe diventato l’animale della buona sorte, quello che avrebbe sempre
portato con sé i buoni auspici per migliorare la vita di coloro che se lo
sarebbero tenuto vicino, senza averne paura.
Buona
notte Adriana e buon risveglio.
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