Ci sono volte in cui dovremmo lasciarci andare, mollare con
la testa, rilassarci, giocare con la fantasia e non pensare più a niente, semplicemente
liberarci dai nostri limiti. Essere distratti.
Avere pensieri dispersi, vaghi.
Respirare a pieni polmoni l’aria fresca, senza fretta e senza ansia.
Poi ci sono
quelle volte in cui dobbiamo saperci concentrare e non mollare. Dobbiamo essere
lucidi, attenti, pronti, scattanti, carichi.
Questo dovremmo insegnare ai nostri figli, a distinguere un
momento dall’altro, a non essere sempre forti e coraggiosi, indistruttibili e
perfetti. A esserlo quando serve, nell’occasione giusta. E se poi l’occasione
giusta non viene sfruttata nel modo adeguato non fa niente, pazienza. Ci sarà
sempre un’altra opportunità per migliorarsi.
Ogni momento ha il suo valore.
E lo sport dovrebbe essere proprio questo, l’allenamento, il
sacrificio, il sudore, la fatica, la concentrazione e la voglia di vincere, ma
anche il divertimento, lo svago, un sorriso, una mano che ti rialza quando sei
a terra, un incoraggiamento, un gioco.
Dovremmo tutti saper perdere e saper vincere.