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venerdì 25 novembre 2016

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Oggi ,il 25 novembre è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un tema a me molto caro e sentito. Proprio per questo ho voluto dedicare alcune pagine del mio romanzo a questo argomento. Ecco una pillola (in maremmano)


<<Sai da quel giorno il tù babbo diventò sempre peggio, un gli potevo dì più niente. Un giorno che gli risposi m’allungò na manata tanto forte che mi fece venì il livido nel naso. Provavo a coprillo colla zazzera, ma si vedeva. La moglie del Cappone se n’accorse e mi prese dapparte e mi fece un monte di domande, ma io gli negai tutto, che dovevo fà. Durò così pe’ mesi, Cicera, ogni sera che tornava a casa dopo avè bevuto era lezzo, io speravo che quella notte era diversa, perché lui ogni volta me lo prometteva. Invece niente, Cicera, lui tornava coll'odore di vino e di sudore e coll’alito acido. A me mi veniva la nausea, un lo sopportavo più. Bastava un niente pe’ fallo diventà violento, anche quando un beveva. Ormai Cicera avevo imparato a conoscelo e iniziai a compiacello, gli chiedevo scusa senza avè fatto niente, gli davo ragione anche se un l’aveva, pur di placà l’odio che, lo sapevo Cicera, sarebbe scoppiato da un momento all’altro. Quando s’arrabbiava c’aveva le vene che s’ingrossavano, il viso diventava viola e l’occhi uscivano dall’orbite. Io un l’avevo mai visto così, la prima volta m’impaurii. Le sue mani iniziarono a colpimmi sempre più spesso e io un mi volevo fa sentì all’inizio da quell’altri pastori, allora mi facevo piccina piccina in un angolo della capanna cercando di un urlà per un sveglià nessuno>>.

<<Ma mamma perché non hai reagito?>>

<<Oh Cicera, perché, perché. Facile fà ‘ste domande, ti ci volevo vedè al posto mio!>> mi dicesti <<Perché lui era il mi’ marito, che facevo lo denunciavo? Poi lui mi prometteva che un l’avrebbe più fatto, ogni volta attaccava a piange e mi chiedeva perdono, mi implorava e mi giurava che quella era l'ultima volta, Cicera. Poi diventava boncitto boncitto, dovevi vedè, mi giurava che le su’ mani m'avrebbero solo accarezzata d’ora in poi>>

<<E tu ci credevi>>.

<<Ci credevo sì. Col sangue che mi colava dal naso mi ritrovavo lì a consolallo, a convincelo che io gli credevo e che sarei stata pe’ sempre co’ lui>>.
 
            <<Non ci posso credere mamma, che bastardo!>> ti dissi.

            Tu mi guardasti sorpresa per la parola che era uscita spontanea dalle mie labbra.
            Il bastardo era mio padre e non ti tornava, vero?


Uomini amate le donne, accarezzatele, sfioratele, baciatele, leccatele, spogliatele. Uomini parlate con le donne, rideteci, giocateci. Uomini commovetevi, emozionatevi.



mercoledì 23 novembre 2016

Ritroviamo noi stessi - letture per grandi e per piccini


Oggi vi voglio parlare di due libri, quelli che mi accompagnano in queste sere d’autunno, quando con i miei bimbi ci mettiamo i primi pigiami caldi e ci accucciamo sotto le coperte per cercare il tepore.  
 
 

Alessandro e il topo meccanico  di Leo Lionni

Alessandro è un topolino triste che vive in una casa in cui nessuno lo vuole. Sono tutti ostili e lo scacciano con la scopa. Lui non riesce a capire, vorrebbe solo avere qualche briciola, non chiede altro. Poi incontra Pippo, un topolino meccanico, che invece è amato e coccolato. Sono simili, ma Pippo ha le ruote al posto delle zampine e una chiave di ferro nella schiena. I due topolini diventano amici, ma Alessandro è invidioso, vorrebbe diventare anche lui un topo meccanico per essere amato. Un giorno gli si presenta l’occasione, grazie ad una lucertola magica, che lo può trasformare in un altro animale, a sua scelta. Al ritorno a casa scopre che Pippo nel frattempo è stato riposto in uno scatolone e rimpiazzato dai nuovi giochi. Alessandro capisce l’importanza di essere se stessi e deciderà di non trasformarsi in un altro animale, ma di aiutare Pippo a diventare un topo vero. “I due amici si abbracciarono colmi di gioia. Poi corsero verso il sentiero del giardino. E lì danzarono fino all’alba.”

 

Strappami la vita di Angeles Mastretta

La bella Catalina sposa giovanissima il generale Andrés Ascensio, uomo potente e più vecchio di lei che ha militato nella Rivoluzione messicana e diventa poi governatore dello Stato di Puebla, in Messico. Il generale, con gli anni, acquista prestigio e ricchezze e Catalina è costretta nella parte di moglie impeccabile di un politico senza scrupoli. Lui si rivela un traditore ed un assassino. Catalina cresce e diventa una donna. Inizia a sentirsi sempre più sola e insofferente al suo stato di moglie del generale Ascensio, ma non le risulta facile ribellarsi. Ma un giorno incontrerà il musicista Carlos Vives e troverà sé stessa.
 
Buona lettura!

venerdì 4 novembre 2016

Ottobre vola - lavori autunnali

Ottobre è volato via come le foglie gialle. Se n'è andato così, senza aspettarmi. Sono finite le passeggiate all'alberese, le giornate si sono accorciate, è passata la sagra del tordo e il compleanno di Pietro. Ottobre se n'è andato e mi ha lasciato un po' triste, in casa a cercare qualcosa da fare, per passare le domeniche. Ma io, che non amo i centri commerciali, qualcosa da fare la troverò sempre per scaldarmi le mani. Perché il mio divano è scomodo e io non amo passarci più di mezz'ora, dopo fremo.... Questo è mio primo lavoro di questo autunno.
 
Occorrente:
Mobile di recupero.
Colori aggrappanti
Carta decoupage
Colla vinavil
Pennelli, grandi e piccoli
Protettivo
Fantasia
 
 
 
Versione originale

 
 
 
Versione camera dei bambini
 
 
 
 
Versione camera dei grandi



 
 
 
 
 
Con tutte le idee che ho in testa, volerò via con Ottobre per far passar presto questo inverno che mi ghiaccia il cuore. Le raccoglierò tutte le foglie che cadono a terra.